domenica 24 maggio 2020

L'Europa della Scienza e della Cultura : rispettati,nonostante la pandemia,i programmi





Borghi d'Europa ha fatto in questi giorni il punto sulle iniziative del progetto 'L'Europa delle Scienze e della Cultura', Patrocinio IAI (Iniziativa Adriatico Jonica, Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella Regione Adriatico Jonica) ed ESOF2020 Euroscience Open Forum Trieste Capitale Europea della Scienza.
" Nonostante la pandemia, i programmi si sono sviluppati con coerenza. Le iniziative hanno avuto
il loro naturale battesimo ad Ancona (agosto 2019), con l'incontro-intervista con l'Amb. Fabio Pigliapoco ( Senior Advisor di IAI). Fra settembre ed ottobre un incontro a Trieste, con ESOF2020,
per costruire il percorso di informazione  comune."
Nel mese di novembre Borghi d'Europa ha presentato a Milano,Vetrina del Buon e Bello Vivere il
progetto, concludendo il 2019 a Trebaseleghe (Padova),per raccontare 'Padova,Città della Scienza'
e i Percorsi enogastronomici de l'Altratavola (sulle tracce di Luigi Veronelli).
Il 2020 si è aperto a Marano Lagunare sui temi de 'Il Friuli Venezia Giulia e l'Area Adriatico Jonica.
Febbraio è stato dedicato ai contatti con la Slovenia : un incontro nelle Valli del Natisone (UD), ha
rilanciato la collaborazione con l'Istituto per la cultura slovena.
Marzo ed Aprile sono i mesi tradizionalmente riservati ai temi della Mobilità Dolce e alla partecipazione alle iniziative promosse da CO.MO.DO (Cooperazione per la mobilità dolce). I giornalisti e i comunicatori hanno 'riscoperto' il tracciato della Ferrovia Parenzana da Trieste, Isola (Slovenia) a Buie (Croazia).
Maggio è il mese riservato alla storia e alle Vie della Letteratura e della Poesia. Due incontri hanno
suggellato un percorso che lega Italia (Trieste), Umago (Croazia) e Capodistria (Slovenia).
Il tema : gli itinerari Tomizziani, nel ricordo di Fulvio Tomizza, grande scrittore di frontiera, grazie
ai progetti e alle iniziative del Forum Tomizza.
Un incontro lungo le rive della Piave, a Salgareda, ha attivato il nuovo Percorso sulle Via della
Letteratura e della Poesia, in un territorio che ha conosciuto alcuni grandi protagonisti dell'arte
e della cultura del '900 : Ernest Hemingway ; Giacomo Noventa ; Goffredo Parise......
Amb. Fabio PigliapocoIntervista all'ambasciatore Fabio Pigliapoco, segretario generale ...

venerdì 22 maggio 2020

Il profeta dell’enologia ecosostenibile


A volte i colpi di fulmine succedono davvero, e non solo fra uomini e donne, ma succede anche che ci innamoriamo di luoghi che ci incantano, sicché ci pare di non poter vivere se non lì e che tutto il resto non conti.

E’ quello che è successo ad esempio a Flavio Schiratti, un manager di successo, che era appena riuscito a rilevare l’Azienda, di cui era direttore, dalla proprietà di un Fondo di investimento americano.


Questi un giorno, passando dalle parti di Prepotto, non lontano da Udine dove abitava, esattamente ai confini fra Collio Goriziano e la Slovenia, scoprì un territorio che lo catturò immediatamente, tanto più poi quando, soffermandosi in un’osteria poté degustare un ottimo salmì di capriolo accompagnato da un sublime Schioppettino locale.

Fu così che da quel momento il manager si trasformò in un aspirante imprenditore agricolo, fino a che, poco tempo dopo divenne davvero proprietario di una tenuta a Borgo di Novacuzzo, presso Prepotto.

Da quel momento egli non pensò più ai laminati a caldo, che per tanto tempo avevano rappresentato il centro dei suoi interessi, ma si dedicò completamente alla sua Azienda agricola, che aveva poeticamente chiamata “ RoncSoreli”, cioè: “Collina del Sole”.


Le vigne di RoncSoreli

Iniziò così una completa ristrutturazione dell’Azienda, partendo dal restauro degli edifici, per ridare vita all’antico borgo, creando di una grande cantina, aperta all'ospitalità e dedicandosi alla valorizzazione dei vigneti storici e delle uve autoctone, che prosperano su una delle colline più belle della zona.

Il suo impegno non si è limitato a migliorare l’aspetto produttivo, ma è partito dalla regimentazione delle acque e dall’avvio di importanti interventi agronomici per il recupero dei vigneti antichi, con l’aumento della superficie vitata dagli originari 33 ettari a 42, ed ampliando la cantina e dotandola di nuove aree di accoglienza: sale di degustazione, il locale di vendita dei prodotti e, prossimamente, i mini-appartamenti per gli amici enoturisti.

Ma senz’altro l’aspetto più rilevante della filosofia di questa ristrutturazione aziendale è stata l’attenzione all’ecosostenibilità, ottenuta considerando il vigneto come un ecosistema integrato con l’ambiente circostante e dedicando tutte le risorse e attenzioni affinché sia in grado di mantenere, intatto l’equilibrio dei processi ecologici che avvengono al suo interno

Ha quindi prestato la massima grande attenzione al terreno, alla sua fertilità naturale, rinnovata annualmente con concimazioni organiche, conservando le preziose aree boschive che incorniciano l’azienda fornendo rifugio ad insetti e animali ed applicando la difesa integrata nella lotta ai parassiti della vite. L’intervento umano avviene solamente secondo calendari dettati dalle condizioni climatiche, affinché non avvenga lo sviluppo dei patogeni.

Seguendo tali principi l’Azienda nel 2016 ha ottenuto la certificazione di operatore biologico.

Fra i gioielli enologici prodotti, non poteva mancare un eccezionale Schioppetto, ma non mancano neppure Ribolla Gialla, Pinot Grigio, Friulano, Sauvignon e, dulcis in fundo, Picolit.

Prosit!


Gianluigi Pagano